"Caffè Zibaldone"

Posts written by Nihil Obest

  1. .
    ehilà popolo di incollatori, prove a secco e qualche pittata

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    hasta la vista
    Piero
  2. .
    buonasera a tutti
    piano piano si procede


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    alla prossima
    Piero
  3. .
    _eeeeeeeeeee la sosteniamo noi la Carrarese c'mon, la Carrarese c'mon, eeeeeee la sosteniamo noi la Carrarese c'mon, la Carrarese c'mon (ci torneremo)_
    Finalmente è arrivata domenica e, nonostante le primavere veleggino ormai verso i sessantadue, sono un pò emozionato e, forse, pure un pò teso.
    Perchè ? oggi è una giornata uguale a tante altre, una domenica come milioni di altre domeniche ma, non per me. Oggi mi vedrò con Emiliano, il mio migliore amico anzi, l'unico che possa fregiarsi di tale nobile titolo.
    Insieme a lui vedrò altra gente, quella gente che mi riporterà ad un periodo molto ricco ed entusiasmante della mia vita, il periodo di Carrara, del campo scuola di atletica al "paradiso", degli allenamenti, delle "ripetute", delle pizze a fine delle gare andate bene e, di mille altre cose.
    Ma Carrara e, con lei Emiliano, non è stata solo questo.
    E' stata la mia prima storia d'amore del dopo adolescenza, è stata la meta di serate "memorabili" allo Scacco Matto a giocare a rovescino (tre sette a perdere in idioma locale) con annesse Guinnes, è stata quella della tradizione del merendone in casa di Ino e Gemma, papà e mamma di Emiliano.
    Cos'era il merendone ? alla fine di 90esimo minuto ci ritrovavamo in casa loro, solo una ristretta cerchia di eletti, e iniziavamo a mangiare ( e a bere), fino a quando ce la facevamo.
    Carrara era anche la nostra base di partenza per le scorribande al Puin, incredibile sala da ballo in mezzo ai bricchi o verso le più nobili discoteche della lucchesia, Don Carlos, con le sue cinque piste, su tutte.
    Il gruppo di Emiliano è già in zona Chiavari dal mattino, precisamente a Lavagna, perchè andranno a farsi una mangiata di pesce, io invece pranzo a casa dato che nostro figlio Nicolò festeggia, finalmente, il contratto lavorativo a tempo indeterminato.
    Alle tre del pomeriggio, dopo aver salutato parenti e amici e aver avvisato Emiliano, salgo in auto e parto alla volta del Levante Ligure.
    In poco meno di quaranta minuti arrivo al casello e, usando la tecnica antica ma sempre efficiente del: "scusi, sa indicarmi Piazza Vittorio Veneto ? ", in cinque minuti sono a destinazione.
    Breve messaggio via WA ed eccoli arrivare ... Emiliano con l'immancabile berrettino (non ricordo di averlo mai visto senza), suo figlio Nicola, altri che conosco di vista e Lorenzo Ricci.
    Lorenzo Ricci è stato campione mondiale del 100 metri piani, Lorenzo Ricci è stato campione olimpico dei 100 metri piani, Lorenzo Ricci è ... cieco.
    Emiliano è l'angelo custode di Lorenzo, lo segue e porta ovunque.
    Come mi "vede" esclama:" Ecco, ci mancava il genoano "(Lorenzo Ricci è doriano) ... e io: "Anche se hai quella belin di giaccavento con il baciccia, ti abbraccio lo stesso".
    Lorenzo è un doriano anomalo, vorrebbe il Genoa sempre in serie A, e squadre come noi, il Toro e le altre storiche almeno sempre presenti nelle coppe internazionali.
    Dopo i saluti, dirigiamo verso lo stadio e in breve arriviamo.
    Siamo le prime due auto a entrare nel parcheggio ospiti, controlliamo i biglietti e invece di entrare restiamo lì.
    Restiamo lì perchè, mi dicono, manca il "baule".
    Ipotizzo sia un soprannome rivolto ad un personaggio di notevole corporatura ma Emiliano, sorridendo mi dice:
    "No, il "baule" è il bar che si porta in auto questo tipo, bar capace di svariati alcolici".
    Al suo arrivo, i bicchieri si sprecano e, una volta fatto il "pieno" , si entra.
    Giusto per non smentirsi, sosta bevande anche nel piccolo bar sotto la gradinata; si formano dei piccoli capannelli e, siccome indosso la sciarpa del disciolto CUIT, un paio di ragazzini imberbi e con lo sguardo assonnato (tra me penso: "saranno stati in discoteca tutta la notte" ma invece non era così) mi vengono incontro e domandano: "Scusi ma come fa ad avere quella sciarpa ? ", "Perchè la scambiai con un vostro ultras, più di trent'anni fa, con la mia della Fossa dei Grifoni", rispondo prontamente.
    I loro occhi strabuzzano, balbettano un, "Sei genoano" ? e io: " Sì ..." e loro: "Siamo appena tornati da Benevento".
    Ecco spiegato il loro sguardo assonnato, chiaccherando, scopro che erano pure a Roma.
    Entriamo in gradinata e non c'è confronto fra le tifoserie, anzi di tifoseria ne esiste una sola ed è gialloazzurra.
    Il sole cala, sono le cinque e mezza, le bandiere sventolano e le facce, scolpite nel marmo e in mille fatiche, cantano cori che mi riportano alla mia gioventù ... e chi non canta va a veder lo Spezia che ca..o viene a fare qua.
    La partita scorre, gli apuani provano a giocare ma l'Entella si copre bene e riparte sempre pericolosa in contropiede.
    In uno di questi passa in vantaggio e alla fine del primo tempo, complice un grossolano errore alla Gentiletti, l'Entella raddoppia.
    Sosta supplementare al bar, birre e commenti si sprecano ma nessuno demorde, la vita delle cave ti tempra a ben peggio.
    Inizia la ripresa e l'Entella segna il 3-0, scappa qualche "vaffa ma ..."
    eeeeeeeeeee la sosteniamo noi la Carrarese c'mon, la Carrarese c'mon, eeeeeee la sosteniamo noi la Carrarese c'mon, la Carrarese c'mon
    da questo momento tutti siamo coinvolti, cantiamo allo sfinimento queste strofe, battiamo le mani, le birre giungono in quantità industriale e come il coro pare affievolirsi, riparte ...
    eeeeeeeeeee la sosteniamo noi la Carrarese c'mon, la Carrarese c'mon, eeeeeee la sosteniamo noi la Carrarese c'mon, la Carrarese c'mon .
    L'Entella segna pure il quarto e potrebbe farne altri ma
    eeeeeeeeeee la sosteniamo noi la Carrarese c'mon, la Carrarese c'mon, eeeeeee la sosteniamo noi la Carrarese c'mon, la Carrarese c'mon _ prosegue imperterrito.
    Triplice fischio, ci sediamo un attimo, sempre cantando.
    Ridiamo come dei liceali in gita e andiamo alle auto.
    Abbracci, commozione e saluti.
    E' stato davvero emozionante ...
  4. .
    buonasera a tutti
    oggi, più che il sottoscritto, vorrei che vi parlassero le immagini che inserirò.
    Immagini di una mia passeggiata in mezzo al bosco innevato, immersi nel silenzio e nella bellezza che il Creato ci regala.
    Il silenzio è d'oro, citava un vecchio proverbio ormai dimenticato e abbandonato.
    Io amo il silenzio, il silenzio mi parla, il silenzio mi rasserena, il silenzio mi fortifica, il silenzio è preghiera, il silenzio è la grandezza, inarrivabile, di Dio


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    Piero
  5. .
    buona visione

    Piero
  6. .
    salve
    con prove a secco e qualche piccolo progresso, si avanza


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    e, anche per oggi è tutto ... (cit. Giampiero Galeazzi) ...
    Piero
  7. .
    salve
    con cautela e, infinita pazienza, si procede


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    lampada per segnalazioni e mitragliere, a posto

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    prove a secco per il castello di prora

    alla prossima
    Piero
  8. .
    salve
    giovedì 12 gennaio, io e il pargolo ci siamo fatti una "scampagnata" all'Olimpico di Roma a vedere il mitico Grifone
    ecco un piccolo resoconto
    Paa, andiamo?
    Sono le undici e un quarto di giovedì dodici gennaio e Nicolò mi ricorda che dobbiamo andare a Roma a vedere il Genoa.
    Il dodici gennaio è anche, anzi è soprattutto, il compleanno di mia moglie ma Barbara ci ha dato il permesso di andare.
    Dunque eravamo a: paa, andiamo? Un attimo che finisco il panino, Nicolò.
    Tempo cinque minuti siamo nella sua auto che , a differenza della mia, è ordinata e pulita e in perfetto stato.
    Breve sosta dal benzinaio e imbocchiamo l'autostrada a Bolzaneto in direzione sud.
    L'appuntamento è al casello di Massa per le 14.00 con i genoani apuani e altri da Genova.
    Noi alle 13.15 siamo già lì e ovviamente non c'è nessuno.
    Nicolò inizia a mandare messaggi a 360° e, dopo un bel giro d'orizzonte, lasciamo Massa e dirigiamo verso l'autogrill di Versilia dove sono fermi due pullman. Li raggiungiamo e ci accodiamo a loro.
    Durante il tragitto se ne aggiungono altri e nelle diverse soste conosco un po' di amici suoi.
    Subito, la mia reazione è: belin che sconvolti ma poi, traslo tutto all'indietro di , ahimè, quaranta e passa anni e mi rendo conto che a parte la diversa tecnologia, l'abbigliamento e termini a me quasi sconosciuti le differenze non sono poi così enormi.
    Parliamo un po' di tutto e si stabilisce una bella sintonia.
    Quando il discorso entra nell'ambito ragazze, per non imbarazzarli, mi allontano e messaggio a mia moglie che va tutto bene.
    Si riparte e, finalmente, arriviamo a Roma Nord poco prima delle 19.00.
    Dopo il casello, troviamo dei minivan fermi e un discreto numero di mezzi e uomini della Polizia.
    Ci fermiamo anche noi, i pullman e tante altre auto che piano piano, arrivano.
    Soliti controlli e poi, su ordine della polizia, formiamo una carovana con pullman avanti, minivan e auto a seguire; polizia in testa e in coda.
    Entriamo nel caos del traffico capitolino e, puntualmente, non si capisce bene perché, la carovana si spezza in due e noi finiamo proprio dietro la curva sud dell'olimpico.
    La confusione è impressionante, nella strada è un pullulare di gente, auto e scooter. Ognuno fa quello che gli pare, nonostante ci sia pieno di polizia e vigili urbani.
    Dopo aver sbagliato bivio due volte, arriviamo finalmente al parcheggio ospiti; sono le 20.50.
    Un tornello solo funzionante, dodicimila controlli di biglietto ai documenti e alla persona.
    Una poliziotta che ricordava lontane martelliste della Germania Est, mi controlla persino le calze.
    Entriamo in curva e lo spettacolo è impressionante: escluso il settore vicino al nostro, lo stadio è pieno.
    Squadre in campo, inno della Roma cantato dai 50.000 e nella mia testa affiorano paragoni con le Termopili ... Nicolò sventola la bandiera di Valleregia e il suo sguardo è fisso sul campo.
    Fischio d'inizio e, dopo l'urlo giallorosso, con mio stupore sento solo, nitidamente, i 500 rossoblù.
    Il tifo è incessante, cantiamo tutti: ragazzi, vecchi, donne e ragazzini e, più lo facciamo, più il volume aumenta.
    La partita prosegue con un lieve predominio romanista ma non soffro più di tanto, mi sento tranquillo.
    Ogni tanto osservo Nicolò che non smette un secondo di sventolare e di avere gli occhi a fessura, gli occhi da rugbysta, gli occhi di chi ha giocato in mischia.
    Nell'intervallo viene da me, parliamo e lo vedo teso ma al contempo, sereno.
    Secondo tempo, alla rete della Roma segue il loro boato e alcuni cori che però si affievoliscono e noi riprendiamo i nostri fino alla fine.
    Fischio finale, e in cinque minuti l'olimpico si svuota, qualche buontempone ci lancia delle bottiglie dalla tribuna ma nessuno reagisce.
    A mezzanotte e sette minuti siamo in auto e alle 4 e 30, con due soste, siamo a Valleregia.
    Ma la cosa più bella di tutte è il viaggio di ritorno: parliamo di ogni cosa, ci apriamo come ogni tanto ci accade e, con un po' di "orgoglio" rivedo in lui tanto me alla sua età.
    Non vuole cambio alla guida e io dopo due volte non insisto, mi rendo conto che è il suo modo di farmi capire che è adulto, capace e affidabile.
    Viaggiare di notte ha un fascino particolare e, grazie a Nicolò, ho rivissuto i tempi di quando navigavo ...
    Alla prossima "omin"
    Piero
    e adesso un po di foto


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    io e il pargolo

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    il pargolo sventola, fiero, il vessillo di Valleregia

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    lo stendardo

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    500 contro tutti

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    mai domi

    saluti
    Piero
  9. .
    salve
    non contento della prima nave, proviamo anche a complicarci la vita :D


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    e metto il trasparente negli oblò :wacko:

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    non sono ancora incollate, è una prova, ma plancia, controplancia e telemetro cominciano a prendere forma
    un saluto
    Piero
  10. .
    salve
    si inizia, con pazienza e calma ...


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    a voi studio
    Piero
  11. .
    salve
    si procede con i dettagli; ammetto di aver lavorato sotto dettatura di un bravissimo modellista ferrarese, specializzato in carri; conosciuto tramite il calcio, prima di un Genoa-S.P.A.L in serie A. Lo sport, affratella i popoli :D


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    quando il tutto sarà asciutto, metteremo due decals e poi unha bella passata di lucido trasparente opaco
    a voi studio
    Piero
  12. .
    salve
    eccolo tutto imbiancato, come asciuga si procederà con i dettagli


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    saluti
    Piero
  13. .
    ... buon anno a tutti ...
    Piero
  14. .
    salve a tutti e di nuovo buon anno
    Anno nuovo, vita nuova si diceva una volta.
    Dopo ben 37 anni di onorato servizio in MM, scopro che non ho ancora assemblato (quasi) nulla di navale, quindi il 2023
    inizia con questo modello decisamente d'altri tempi acquistato non ricordo se qui sopra o ad una borsa scambio alla ormai ex Fiera del mare di Genova ...


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    sulla scatola è scritto M24 ma io ho deciso di fare la M35, presente all'interno insieme ad un'altra versione la M85
    quel poco che ho raccolto di storia
    https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&e...w7qhm0Jirbsaf2V
    dato che il navale è per me una (quasi) novità andrò lentamente
    saluti
    Piero
8485 replies since 10/4/2012
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