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... la giornata odierna non la ricorderò certo negli anni, quelli che il Signore mi concederà ancora di vivere, a venire ma, nel tardo pomeriggio ha avuto il potere di rilassarmi.
Abito, per scelta, nell'entroterra collinare e in questi tristi tempi di dittatura economica, sanitaria, morale e sociale, poter camminare in mezzo al Creato è di estremo conforto.
Esco di casa insieme al nostro cane mentre il pallido sole odierno si adagia verso ovest e una lieve brezza fresca mi accarezza; indosso i pantaloni della tuta, una camicia scozzese (ho solo camicie scozzesi) e un maglione di lana, opera egregia di mia moglie e, ovviamente, non indosso mascherine o similari bavagli.
Il piccolo Archie, si diverte ad annusare, correre e alzare di frequente la gambe posteriori, marchiando tutto ciò che incontra.
Io, dopo aver oltrepassato una piccola Cappella votiva alla Madonna, prego affinchè l'inganno che stiamo vivendo, finisca.
Non lo faccio per me ma per i più giovani, giovani che hanno bisogno delle certezze che abbiamo avuto noi quando avevamo la loro età, giovani che purtroppo sono, nella maggior parte, ingannati da pessimi maestri ...
Il buio scende ma porta conforto perchè escono i grilli, l'umido del bosco è piacevole all'olfatto, i colori degli alberi riposano gli occhi e la luna ispira serenità e voglia di sedia a dondolo e camino acceso.
Torno a casa molto più sereno e ottimista di quando ero uscito, conscio che, domani, si tornerà a combattere ...
a domani ... ma, senza impegno
Edited by Nihil Obest - 26/10/2020, 18:21
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+1 .
Grazie! . -
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... a te;
la aggiornerò quotidianamente. -
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... ben ritrovati ...
nella mia ormai consueta passeggiata pomeridiana, fatta nonostante il tempo non ispirasse ad uscire di casa, non potevo fare a meno di pensare a quello che vivo tutte le mattine durante il periodo scolastico, in aperto contrasto con quanto assaporo camminando tra boschi e sentieri.
E più ci penso e meno capisco il perchè di tutto ciò: mentre accompagno figlia e nipote alla stazione ferroviaria da dove, su di uno stracolmo treno regionale, si recano a scuola, incontro sul tragitto quella categoria di persone che il mio amico Mauro, con fantastica sagacia ed ironia, definisce "pentole a pressione".
A bordo di transatlantici, muniti di ruote al posto delle eliche, chiamati SUV, sfrecciano, corrono, rincorrono, sbavano, imprecano, detestano ma, sopratutto, odiano.
Odiano tutto, anche il posto dove stanno andando ma ci devono arrivare di corsa anche se, nella maggioranza dei casi, saranno dei sottomessi e, in una esigua minoranza, coloro che sottomettono ...
Nel tragitto, compiendo mirabolanti traiettorie, mentre con due dita reggono il timone, pardon, il volante, stanno perennemente al cellulare a urlare chissà cosa, fumano e fanno colazione ...
La loro corsa è tutta dedicata alla frenesia del guadagno che gli permetterà di acquistare tonnellate di roba, capi di abbigliamento, orpelli elettronici, cene in posti "a la page", roba, per lo più inutile, della quale potrebbero traquillamente fare a meno e che li annoia dopo poco ... ricordano il protagonista della novella di Giovanni Verga "La Roba", Mazzarò che passò tutta la vita ad accumulare beni, senza goderserli per poi distruggere tutto prima di morire perchè sapeva che non poteva portarseli dietro.
Sono come posseduti, in preda ad una follia che li porterà al delirio ... non si fermano mai, non riflettono mai, non pensano mai, non sanno assaporare nulla ...
... continua ... a domani ma, sempre senza fretta .... -
+1 .
Ti faccio i complimenti per l' analisi che hai fatto.se ci stacchiamo un attimo da quello che ci assorbe quotidianamente ci rendiamo che tutto è di corsa . le persone in affanno si illudono pensando di star meglio accumulando roba inutile.grazie continuerò a leggerti con grande piacere.ciao buona serata . -
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... grazie a te ... . -
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Non vorrei essere troppo pessimista, ma spesso mi sembra che siano tutti riflessi condizionati. Si corre, sempre, comunque, e non se ne sa neppure più il perché.
Ridotti a tanti cani di Pavlov.
Sarebbe meglio spegnere i motori ed accendere il cervello. Sempre che funzioni ancora e ci si ricordi di come si fa.
Piero, complimenti, bellissimo lavoro
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... Marina non sei pessimista ma, semplicemente, realista;
si, la maggioranza, ormai agisce solo a comando, credendo, con involontaria ironia, di essere padroni del proprio destino e liberi ...
un saluto. -
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... quando corro, come stamattina nonostante il tempo pessimo e i rimbrotti da vecchia zia (adoro le vecchie zie) dei mie famigliari, il mio cervello lavora quanto le mie gambe, aiutandomi a superare le fatiche della prova ma pure problemi che con la corsa non c'entrano nulla; non avete idea di quante volte, allenandomi, mi sia trovato a ragionare a voce alta in mezzo a strade e sentieri (per fortuna isolati) e a quante difficoltà ho risolto faticando e sudando.
Correre è una delle tante attività che si possono paragonare alla vita stessa, perchè richiede impegno, dedizione, costanza, lealtà, coraggio, abnegazione, pazienza e, sopratutto, ti mette di fronte a te stesso ... non puoi fingere, non puoi dare la colpa ad altri di eventuali insuccesi, sei costretto a cavartela da solo e a metterci la faccia ...
Ho scritto quanto sopra perchè, mentre mi inerpicavo sui numerosi saliscendi che la Liguria non fa mai mancare, mi tornava, ciclicamente, in mente questa frase: se combatti puoi perdere, se non combatti, hai già perso ...
In questo aforisma ritengo sia racchiusa l'essenza della nostra esistenza ... quel combatti non significa, necessariamente, imbracciare un'arma e colpire chiunque ci ostacoli ma serve a farci comprendere che dobbiamo metterci continuamente alla prova, esporci, rischiare, osare.
Poi non importa se falliamo, il fatto importante è l'averci provato perchè, anche solo provarci, fa si che si cresca spiritualmente essendo di stimolo e di aiuto per chi vive intorno a noi ...
... alla prossima ... ma sempre con calma. -
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Condivido ciò che hai scritto perché anche io penso che mettersi in gioco sia comunque positivo.ma come fa bene leggerlo ! Ciao . -
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... si Sissi, abbiamo il dovere di provarci. Sempre
per noi e per chi amiamo .... -
Brunello di M.+1 .
User deleted
ciao a tutti! Ciao Piero, la tua scelta di vita é ora anche la mia...sono da un mese circa in una specie di posto incantato.Spero che duri il piú a lungo possibile... 
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+1 .
... ciao Brunello; che meraviglia di posto ... dove si trova ? . -
Brunello di M.+1 .
User deleted
Mondavio, in provincia di Pesaro Urbino.
Ho fatto un lungo giro, durato circa quaranta anni.Nato a Bari, sono arrivato fino a Regensburg. Mondavio é il posto ideale, penso, dove trascorrere gli anni della pensione.. -
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... in cinquant'anni hanno distrutto la cultura ...
... un paio di anni fa, mentre mi trovavo con mia moglie a fare la spesa al Mercato Orientale di Genova (che meriterebbe uno scritto a parte, tanto è suggestivo e colorato) ho sentito, mentre aspettavo il nostro turno presso un meraviglioso banco di formaggi, questa frase che una signora diceva ad una sua amica: nooo, scherzi ? non vado certo in campagna per le vacanze, i bambini li si sporcano e possono farsi male e poi, la campagna, con tutti gli animali, puzza ... meglio un villaggio turistico dove hai tutto e sei controllato tutto il giorno
Ascoltare ciò mi lasciò allibito e non sapevo se intervenire o far finta di nulla ma, alla fine preferirii, come Oscar Wilde insegna, è inutile discutere con un idiota: prima ti porta al suo livello e poi ti batte con l'esperienza, far finta di niente.
Però non potei fare a meno di ritornare indietro con la memoria alla mia infanzia e adolescenza, tutta vissuta, tra viottoli, campi coltivati, vasconi e canali irrigatori, strade sterrate, ginocchia e gomiti sbucciati ...
... non avevamo nulla, o quasi: le famiglie, allora ancora numerose, si passavano gli abiti dal più grande a scendere, il mangiare era quello che ti trovavi nel piatto e, se non ti piaceva, nella migliore della ipotesi potevi optare per un tazzone di latte e pane secco, se no saltavi, non producevi rifiuti perchè tutti avevano il necessario senza sprechi e "lussi" inutili; tutti avevano l'orto, gli animali, il latte, la vigna, le galline, le uova, alcuni ancora usavano la cenere della stufa per lavare i panni e ... a mia memoria, non ricordo di allergie, intolleranze e problemi di obesità.
Il sabato era il giorno del bagno, un rito che ricordo ancora benissimo, tutto preso tra barchette, il sapone di marsiglia e il borotalco ... un avvenimento. Per tutti
Con qualsiasi stagione e tempo, noi bambini e ragazzi, passavamo il tempo fuori tra, interminabili partite a pallone con tagli e sbucciature "curati" con sputi e pipì (nessuna infezione), corse sfrenate in bici o per i più danarosi, le automobiline a pedali, i pattini a rotelle e giocavamo alla guerra, gioco dove tutti sapevamo la storia perchè facevamo la seconda guerra mondiale, nordisti e sudisti, cowboy e indiani ma pure le guerre, con spade e archi improvvisati, del medioevo.
Non mancavano le risse e le botte ma, il novanta per cento delle volte, dopo essersele suonate ben bene, nascevano amicizie granitiche; se una femmina si gettava nella tenzone era una regola d'onore NON sfiorarla ma parare i colpi solo per difendersi, il maschio che violava questa regola, era bandito per un certo periodo dalla compagnia. Se proprio diluviava, giocavamo con i lego o con le figurine, sdraiati per terra sopra una vecchia coperta o una stuoia ... se no, leggevamo o la mamma o i nonni, ci raccontavano qualcosa dei loro tempi
Si correva tra i campi a rubare frutta e piselli ai contadini che, ogni tanto, ci venivano dietro con i forconi che usavano per spaventarci ma non ci raggiungevano mai ... diventando più grandi, ricordo che, in noi maschi, cambiava il modo di osservare le femmine (ma loro facevano altrettanto con noi) e, complice i pantaloni attillati degli anni 70, qualcuno osava dare qualche pacca sui sederi della ragazzine più formose, con il risultato di beccarsi qualche sberla e diversi graffi ma tutto finiva lì, nessun avvocato, nessuna lite; si risolveva tutto tra noi ... e si mantenevano distanze e amicizie.
A tavola si stava tutti insieme, si aspettava che papà e mamma fossero seduti per iniziare a mangiare e solo loro ci davano il permesso per poi alzarci una volta finito ... insomma era una società, basata su rispetto e buon senso, merce totalmente assente oggidì ...
alla prossima ma sempre senza fretta ....
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