L'IMPERO DELLA MENZOGNA - "informazione" italiana indegna persino di un villaggio zulù

A mio parere, uno dei massimi livellii raggiunti dalla menzogna di stato riguarda il campo dell'economia.
C'è però da dire che nessuno fa nulla per informarsi. Tutti pensano ai cavoli loro, pensando illusoriamente di cavarsela per conto proprio.
Sembra sia stato rilevato che un messaggio superiore ad un tot di parole (non ricordo quante, ma poche) non viene neppure letto.
Insomma, chi ci mente ha buon gioco...
saluti

Un articolo interessante quello che segnali, Piero. Certamente molto, molto al di fuori dei soliti stereotipi che
i mass media ci propinano (e che contribuiscono in maniera determinante alla nostra totale ignoranza della materia).
Un articolo che però, trovo, va poco, come dire, alla radice dei problemi (soprattutto dove si dice che la vera riforma
da fare sarebbe il troncamento delle caste parassitarie - che sia da fare è fuori dubbio, ma penso sia soltanto
condizione necessaria ma non sufficiente, come si suol dire).
Io penso che di riforme "vere" ce ne sia da fare parecchie...
A cominciare dal sistema bancario. Una, forse "la" domanda che dovremmo porci è la seguente: cosa sono diventate le banche?
Una tale domanda potrebbe, diciamo, "tirare la volata" ad altre domande, come ad esempio quella sul perchè si sia
arrivati alla finanziarizzazione dell'economia occidentale, o più in generale ad interrogarci sugli sviluppi del
cosiddetto "sistema capitalistico".
Oggi, nessuno lo dice, i soldi sono stampati di fatto sul PIL, e questo ha, in radice, tarpato le ali agli stati, non
più in grado di indicare con precisione la quantità di moneta coniata (come ai tempi del conio su base aurifera).
Ma magari fosse solo questo. Con la privatizzazione del sistema bancario gli stati hanno perso ogni controllo
sulle attività delle banche, oggi di fatto istituti globali, rendendo in tal modo possibili attività fino a quel
momento impossibili, come l'esposizione debitoria oltre (molto oltre...) il capitale sociale.
Quale effetto concreto ha avuto tutto ciò? Voglio qui solo citare una massa di denaro "virtuale" che ammonta,
secondo gli ottimisti (si badi bene), a nove volte il PIL mondiale.
Chiaramente, se si considera che i soldi vengono stampati sul PIL, si arriva facilmente a capire come al quantitativo
di moneta (virtuale, si faccia attenzione) in circolazione corrisponda solo 1/10 di valore reale, cioè un valore
determinato dal corrispettivo in merce acquistabile (la famosa dicitura "pagabile a vista al portatore" proprio
questo voleva dire - oggi, e non certo a caso, è infatti sparita...).
Che fine fanno, allora, i restanti 9/10? Semplicissimo, vengono "ripianati" con i cosiddetti "salvataggi bancari".
Boh, ne avrei così tante da dire che non so da dove cominciare (queste quattro righe manco le considero un inizio...).
saluti